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L'additivo AdBlue è un composto chimico che aiuta a ridurre le emissioni nocive di ossido azoto. Scopri di più
Sapere a cosa serve l’Adblue è particolarmente utile se si possiede una vettura con motore diesel. Questo additivo è diventato obbligatorio nel gennaio del 2016, meglio, dunque, conoscere cos'è l'additivo Adblue e a cosa serve.
Iniziamo definendo cos'è l’Adblue, ovvero un composto chimico sintetico, incolore e inodore, in grado di trasformare gli ossidi di azoto in acqua e azoto elementare. Questo prodotto è fondamentale per i motori diesel, in particolare gli Euro 6, che hanno standard ambientali molto elevati. L’utilizzo dell’Adblue, infatti, aiuta a ridurre notevolmente le emissioni dei gas nocivi anche del 90%.
L’additivo si trova in un apposito serbatorio che solitamente è posizionato vicino al serbatoio del carburante o al motore. La capacità del serbatoio dell’Adblue può variare in base al modello di auto tra gli 11 e i 19 litri. Questo composto chimico è impiegato nelle auto che sono dotate di un catalizzatore SCR, Selective Catalytic Reduction, il sistema più efficace nell’abbattere le emissioni di azoto.
L’additivo viene iniettato nei gas di scarico delle macchine diesel e, attraverso un processo chimico, converte gli ossidi di azoto in azoto e vapore acquo. Per questo motivo l’Adblue non deve mai mancare e va rabboccato anche diverse volte durante l’anno, a seconda dell’utilizzo che si fa della propria vettura. Generalmente il consumo dell’additivo equivale a 500 km/litro.
L’additivo Adblue serve a ridurre le emissioni degli ossidi di azoto dei gas di scarico delle auto con propulsore diesel. Così, si diminuisce l’impatto ambientale di questi veicoli e si può contribuire ad avere un’aria più pulita soprattutto nelle città, che sono sempre più inquinate. L’impiego di questo additivo è obbligatorio per legge e le moderne vetture diesel sono dotate di un serbatoio dedicato proprio all’Adblue.
Facciamo un breve accenno anche a come funziona l’Adblue. Durante la combustione del carburante diesel, l’additivo si riscalda e si trasforma in ammoniaca, la quale reagisce chimicamente con gli ossidi di azoto che si trovano nei gas di scarico all’interno del catalizzatore SCR. Attraverso questo procedimento gli agenti inquinanti vengono convertiti in azoto non tossico e in vapore acqueo.
L’Adblue ha un costo di circa 70 centesimi al litro, mentre i fusti di questo prodotto possono andare da 1 a 2,5 euro al litro. Il suo prezzo può variare in base alla qualità del prodotto. Per una tanica di 10 litri si possono pagare dai 25 ai 30 euro. Questo additivo si può acquistare nelle stazioni di servizio, nei negozi di ricambi per auto e nei supermercati.
Infine, vediamo cosa può accadere se non si utilizza l’Adblue, che deve essere sempre mantenuto a un livello corretto come impone la normativa europea. La legge, infatti, prevede che se manca l’additivo il motore non può essere acceso.
Le auto moderne mandano un avviso quando mancano almeno 2.400 km all’esaurimento completo dell’additivo. Di solito si possono percorrere più di 15.000 km con un pieno di Adblue. Però, nel momento in cui l’additivo inizia ad esaurirsi, il catalizzatore SCR inizia a limitare le prestazioni del motore, riducendone la velocità e bloccandolo del tutto quando l’Adblue è terminato.
Si può continuare a guidare una vettura mentre l’additivo si sta esaurendo, ma i veicoli Euro 6 non si possono più riaccendere una volta che l’Adblue si è consumato del tutto. Se ci si trova in una situazione del genere, non resta che chiamare il carro attrezzi e far portare la macchina in un’officina, dove verrà effettuato il reset della centralina e il rifornimento del liquido.
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